Salvati la pelle!

Salvati la pelle!

Salvati la pelle!

Abbronzati, ma non troppo

A cura dei Volontari del Servizio Civile 2023-2024 (Progetto SALUTE INFORM@)
Cura della pelle Copertina

Anche se non ce ne accorgiamo, siamo bombardati da raggi UV durante tutto l’anno. Il che però non è necessariamente un male, purché si prendano le dovute precauzioni, prima e dopo l’esposizione, in particolare durante l’estate!

1. Raggi UV (UVA e UVB)

Ma che cosa sono i raggi UV?

I raggi UV (ultravioletti) sono radiazioni elettromagnetiche, non visibili a occhio nudo, che possono attraversare aria, ma anche acqua e materiali come il vetro (attenzione dunque anche alle finestre durante questa stagione!). Arrivano alla superficie terrestre (principalmente) dal Sole e possono colpirci non solo direttamente, ma anche indirettamente, attraverso, per esempio, la riflessione della sabbia sulla spiaggia.

Si distinguono comunemente in raggi UVA (raggi a onde lunghe, tra 400 e 320 nm), raggi UVB (a onde medie, tra 320 e 280 nm) e raggi UVC (a onde corte, tra 280 e 100 nm).

I raggi UVA, che costituiscono il 95% circa dei raggi ultravioletti che arrivano sulla nostra superficie, hanno una maggiore capacità penetrativa dell’epidermide e accelerano l’invecchiamento delle cellule cutanee.

I raggi UVA infatti sono tra le principali concause (insieme all’inquinamento) di un’iper-produzione di radicali liberi e di specie reattive dell’ossigeno (ROS) che causano stress ossidativo, rottura delle fibre di collagene ed elastina, danneggiamento delle proteine del DNA e delle membrane quindi delle cellule cutanee.

I raggi UVB, sebbene più intensi, sono meno penetranti e sono necessari per la sintesi della vitamina D nella pelle umana. Studi autorevoli dimostrano una possibile correlazione tra un’eccessiva esposizione a questi raggi e l’insorgere di un cancro. Sono responsabili dell’abbronzatura… ma anche delle scottature!

I raggi UVC fortunatamente vengono filtrati e bloccati nell’ozonosfera.

2. Protezione solare

I dermatologi raccomandano l’applicazione regolare di una protezione solare con un fattore di protezione di almeno 30 SPF.

Ma che cosa vuol dire SPF?

SPF è l’acronimo di “Sun Protection Factor” (dall’inglese: “Fattore di Protezione Solare”), con cui generalmente si misura la capacità di una crema solare di proteggere dai raggi UVB. Più elevato è l’SPF, maggiore è il grado di protezione solare offerto.

Nel contatto sole-pelle, quest’ultima richiede particolare cura in relazione appunto ai vari tipi della stessa. Per apprestare la protezione ottimale occorre tener conto di due fattori: si va dalla pelle chiara a quella nera, dalla pelle secca a quella grassa, con le gradazioni intermedie e con le varie combinazioni.

Ovviamente più la pelle è chiara e secca, più si richiede l’uso di prodotti ad hoc, come creme solari e simili, e più si deve contemperare il tempo di esposizione ai raggi solari.

Non smettere poi di prenderti cura della tua pelle anche dopo l’esposizione ai raggi solari! Dopo una giornata al sole, fai una doccia rinfrescante con acqua tiepida per rimuovere l’eccesso di sudore e residui di crema solare. Evita l’uso di saponi aggressivi che possano disturbare la pelle. Dopo la doccia, applica una lozione idratante o una crema doposole che contenga ingredienti lenitivi come l’aloe vera o un estratto di camomilla. Questi ingredienti aiuteranno a lenire la pelle e a mantenere un’idratazione ottimale. Se hai una scottatura, utilizza prodotti specifici per guarire la pelle infiammata. Evita di strofinare o graffiare la pelle irritata e indossa abiti leggeri e morbidi che non sfreghino la zona interessata.

3. Consigli in conclusione

Usa creme protettive di qualità e nella giusta quantità (consigliati almeno 40 grammi ogni ora di esposizione al sole) e applicale uniformemente sul tuo corpo.

Non trascurare anche di proteggere i tuoi occhi e la pelle delicata intorno ad essi, indossando occhiali da sole (che possono filtrare fino al 99% dei raggi UV).

Evita l’esposizione diretta al sole durante le ore di punta (10-16) o comunque riparati con magliette e cappellini.
Come già detto nella scorsa puntata, soprattutto, rimani idratato!

4. Per approfondire

Ministero della Salute
ACP
SIDeMaST