ANTIBIOTICO RESISTENZA: UN PROBLEMA GLOBALE CHE RICHIEDE UNA RISPOSTA GLOBALE

ANTIBIOTICO RESISTENZA: UN PROBLEMA GLOBALE CHE RICHIEDE UNA RISPOSTA GLOBALE

ANTIBIOTICO RESISTENZA: UN PROBLEMA GLOBALE CHE RICHIEDE UNA RISPOSTA GLOBALE

A cura di Ginevra Panza, Lucia del Sorbo, Luca Sasso, Irene Iorio

1. Introduzione

2. Cause dell’antibiotico-resistenza

3. 10 years challenge

4. Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza

5. Conclusione

6. Fonti

Introduzione

Gli antibiotici sono farmaci impiegati per prevenire e curare le infezioni batteriche in quanto in grado di rallentare o fermare la proliferazione dei batteri. L’antibiotico-resistenza è il fenomeno per cui i batteri diventano resistenti a questi farmaci, riducendo repentinamente la loro efficacia nel trattamento del paziente. Secondo il rapporto del 2022 della Global Research on AntiMicrobial resistance (GRAM), 4,95 milioni di decessi nel corso del 2019 sarebbero associati a questo fenomeno, designandolo come una delle principali minacce per la salute a livello globale di questo secolo. Importanti sono le implicazioni sia sulla qualità della vita delle persone, sia in termini di ricaduta economica (costo aggiuntivo per l’impiego di farmaci differenti e tecniche diagnostiche più rapide e specifiche).
L’antibiotico-resistenza è processo naturale, che consiste in una mutazione genetica casuale che altera significativamente un aspetto della struttura o del metabolismo di un microrganismo, dandogli la capacità di eludere o resistere all’azione di un farmaco. La mutazione che dà questo vantaggio selettivo può essere trasmessa quando il microbo resistente si replica o, in alcuni casi, tra le specie attraverso il trasferimento genetico orizzontale.

Cause dell’antibiotico-resistenza

I fattori che favoriscono lo sviluppo dell’antibiotico-resistenza sono essenzialmente due:
– l’uso indiscriminato degli antibiotici (inteso come una scorretta applicazione delle linee terapeutiche standard), che esercita una pressione selettiva sui microrganismi e contribuisce alla selezione di batteri resistenti.
– la trasmissione di batteri resistenti agli antibiotici tra gli esseri umani, gli animali e l’ambiente. L’uso di molti antibiotici nella produzione animale ha creato le condizioni ideali per la fissazione nel tempo dei geni di resistenza che si sono successivamente trasmessi ad agenti patogeni umani o al microbiota intestinale umano ingerendo cibo contaminato o attraverso l’esposizione all’ambiente.

10 years challenge

Vi sarà capitato, qualche anno fa, di imbattervi in questa immagine che mette in evidenza il problema emergente dell’antibiotico resistenza. Si tratta di un antibiogramma: vediamo dischetti imbevuti di antibiotici diversi sparsi su una capsula di batteri, i quali, replicandosi, formano la patina bianca. A sinistra, utilizzando un ceppo batterico risalente all’anno 2009, si vede come per l’effetto dei vari farmaci si creano degli aloni dove i batteri non crescono. A destra, con un ceppo batterico del 2019, vediamo che i batteri crescono liberamente, anche in presenza dell’antibiotico che dovrebbe inibirne la crescita.
Pertanto, il fenomeno è stato descritto nel 2001 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come “un problema globale che richiede una risposta globale”. Questa definizione sottolinea l’importanza di un approccio intersettoriale, “One Health”, che non si limiti alla sola salute umana, ma promuova interventi coordinati in diversi ambiti (salute animale, agricoltura, ambiente).

Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico resistenza

Nel 2017, il Ministero della salute ha presentato il Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico resistenza (PNCAR) 2017-2020. Gli obiettivi strategici del piano sono:
– sostenere la ricerca e innovazione;
– rafforzare le attività di sorveglianza;
– migliorare la prevenzione e il controllo delle infezioni (lavaggio delle mani, uso del profilattico, corretta igiene alimentare, adesione alle campagne vaccinali);
– sensibilizzare la popolazione e gli operatori sanitari circa una gestione responsabile delle prescrizioni antibiotiche;
– ottimizzare l’uso degli antimicrobici.

Conclusioni

Un uso corretto degli antibiotici è quindi una responsabilità non solo collettiva, ma anche del singolo individuo. Senza antibiotici in grado di agire in maniera efficace, molte delle più comuni infezioni potrebbero tornare ad essere letali e renderebbero impossibili procedure mediche quali trapianti d’organo, chemioterapie anticancro e terapie intensive.

Fonti

G. Fadda Giulia, A. Grossi, F. D’Ancona – Epicentro – L’epidemiologia per la sanità pubblica, 2022.
Antibiotico-resistenza nel settore umano, Ministero della Salute, 2020.
M. Melazzini, L. Pani – Antibiotico-resistenza: un rischio globale che richiede strategie condivise – AIFA Agenzia Italiana del Farmaco, 24 maggio 2016. –
P. Scaccabarozzi – Antibiotico resistenza: un’emergenza per tutto il pianeta – Fondazione Umberto Veronesi, 13 dicembre 2021