Coraggio ma con responsabilità!

Coraggio ma con responsabilità!

Nuove regole meno rigide, più allentamenti e la speranza che presto tutto possa tornare alla normalità. E’ iniziata la fase Due dell’emergenza Coronavirus e l’Italia prova a ripartire. Dopo due, quasi tre mesi di lockdown, la situazione è ancora in evoluzione e per questo sotto controllo. Ma il calo dei contagi, l’aumento dei guariti ed il trend negativo dei decessi, fa ben sperare. Sul ruolo degli operatori del terzo settore, dei volontari, e di come sia ancor più fondamentale la loro azione sul territorio anche in vista dell’imminente avvio della fase Tre ne abbiamo già parlato proprio qui, su campussalute.it, con un lungo articolo che analizza ruoli, compiti e benefici dell’azione di chi quotidianamente mette al servizio del prossimo la sua competenza, la sua professionalità, il suo tempo.

Ma ripartire non significa essere tornati alla normalità, come se tutto ciò che è accaduto in queste ultime settimane fosse stato solo un brutto sogno. Sono ancora fresche le lacrime versate per piangere chi non ce l’ha fatta a superare le complicazioni dovute al Coronavirus e sono ancora ben definite le immagini dei camion dell’esercito incolonnati in strada per l’ultimo viaggio di tante, troppe persone.

Mai come oggi non si può fare finta di niente ed è per questo che l’Italia intera, noi cittadini siamo chiamati ad una dimostrazione di senso di responsabilità e di maturità come mai ci è stato chiesto fino ad oggi.

Di linee guida, di schemi, di mappe, di annunci e di proclami su come bisogna comportarsi nella seconda fase dell’emergenza ce ne sono stati a dismisura. Ma alcuni aspetti, soprattutto tra i più giovani, sembrano essere stati minimizzati, quasi dimenticati.

Due, in particolare, sono le norme che meno vengono rispettate: l’utilizzo della mascherina ed il distanziamento.

Non abbassare la guardia è fondamentale per non rischiare di tornare alla fase del lockdown. Per questo, occorre che ogni cittadino faccia la sua parte.

E’ essenziale quindi l’utilizzo della mascherina al di fuori della propria abitazione, allo scopo di salvaguardare la salute propria e degli altri; Coprire per bene bocca e naso affinché la mascherina aderisca bene al viso e quindi possa essere efficace. Indispensabili, ancora, al fine di evitare ogni possibile diffusione di contagio, è il mantenimento delle distanze interpersonali di almeno un metro, sia nei luoghi all’aperto, sia soprattutto nei luoghi pubblici chiusi, come bar, ristoranti, mezzi di trasporto.

Ad oggi sono ancora vietati gli assembramenti. Ci si affida, dunque, al buonsenso ed al dovere civico di ogni cittadino.

Si aspettano le direttive del 3 giugno per la possibilità di eventuali spostamenti tra le regioni.

Non rischiamo di rendere futili i sacrifici svolti fino ad ora, il pericolo è ancora dietro l’angolo. Usiamo la testa!

 

Arnone Fabrizio, Greco Giovanni, Iuliano Giuseppe, Mirra Eleonora