Prevenire l’invecchiamento cerebrale

Prevenire l’invecchiamento cerebrale

foto di Daniela Caiazzo

Il cervello è l’organo principale del nostro sistema nervoso ed è uno degli organi più grandi e complessi dell’organismo. Esso può essere considerato come un muscolo e, in quanto tale, va allenato e stimolato affinché rimanga sempre attivo e per assicurarne la longevità. Ad un certo punto della vita i nostri neuroni cominciano fisiologicamente a degenerare, portando a conseguenze negative per la memoria e l’apprendimento. Alcune situazioni possono accelerare l’invecchiamento cerebrale. Nonostante ciò, il cervello può difendersi dall’invecchiamento grazie a delle strategie.

È stato riscontrato, infatti, che più stimoliamo ed alleniamo il cervello, più aumenta la capacità di conservare le funzioni cognitive e rallentiamo la demenza. Al contrario, se non si allena, il cervello rischia di atrofizzarsi. Le persone anziane, secondo una recente ricerca, se rimangono mentalmente attive non solo possono conservare le doti che avevano da giovani, ma possono addirittura sviluppare nuove connessioni cerebrali. Mantenere la mente in attività rende la persona più propensa ai rapporti sociali e migliora la sua salute psichica.

Alcune delle cause più comuni del declino cognitivo sono stress, alcolismo, carenze vitaminiche o patologie del sistema nervoso. Difficoltà di concentrazione, difficoltà nel ricordare fatti avvenuti da pochi giorni o settimane, facile distraibilità, possono essere i primi segnali di un declino cognitivo. Ci sono comunque delle strategie per prevenire l’invecchiamento cerebrale. Un primo modo per tenere attiva la mente è leggere, in quanto la lettura stimola non solo le aree associate a memoria e linguaggio, ma attiva anche altre e diverse aree del cervello. Anche la meditazione e la riflessione profondapossono rallentare il processo di invecchiamento. Sono stati creati, inoltre, dei programmi di ginnastica mentale per allenare la mente e migliorare così la memoria e la concentrazione.

Da non sottovalutare anche l’attività fisica che contribuisce alla rigenerazione neuronale, così come una sana alimentazione ricca di vitamine, in particolare tenere sotto controllo i livelli di vitamina B12 e vitamina D, e raggiungere e mantenere il proprio peso forma soprattutto nella terza età.